In principio era la Storia.
Alcuni dicono il Verbo. Ma costoro si riferiscono al grande potere
creativo che porta cambiamento in tutto ciò che tocca. Seppure Verbo
sia un buon nome, altri lo hanno chiamato, in egual verità, Musica,
Canzone, o Danza. Pertanto Storia, che racchiude in sè tutti i
precedenti, sembra essere la scelta migliore.
E la Storia realizzò che aveva
bisogno di un posto dove potersi diffondere. Così, in uno scoppio di
energia, iniziò a creare particelle, stelle, galassie. E poi andò
avanti creando pianeti, mondi ricchi di montagne, fiumi, mari,
nuvole.
Ora la Storia aveva
un'ambientazione, aveva bisogno di personaggi. Così iniziò a creare
esseri viventi, alcuni veloci come l'efemera, altri lenti come la
tartaruga, altri ancora enormi come la balena o minuscoli, come i
licheni. Risvegliò gli spiriti di ciò che aveva creato in
precedenza, rocce, fiumi, venti e persino gli stessi pianeti e le
stelle. E non fu solo sulla Terra che creò i suoi personaggi. Nè
questi esistevano solo nel mondo fisico. Draghi, vampiri, elfi,
folletti, mollicci, e persino i marziani e gli hobbits si ritrovarono
ad essere parte integrante della Storia. E tutti questi esseri
cominciarono a svolgere il proprio ruolo nell'insieme delle cose.
Alcuni di loro — tra cui gli umani — cominciarono a percepire
parti della Storia e a farne racconti. Altri iniziarono persino a
comprendere che le loro stesse vite erano parte di una storia. Pochi
fortunati si accorsero dell'esistenza della Storia stessa, e capirono
di essere partecipi in prima persona al dipanarsi della grande trama.
In tutti i mondi le storie
venivano raccontate e vissute. Una singola storia poteva essere
raccontata e vissuta molte volte e in molti modi — raccontata in
una maniera talmente diversa, da risultare quasi irriconoscibile; e
tuttavia erano tutte forme di quella singola storia, che faceva parte
a sua volta, dell'unica grande Storia.
- The Labyrinth of the Heart by Daniel Cohen
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